venerdì 20 dicembre 2013
ON LINE IL NUOVO SITO DI RISO GALLO CON SPECIALI PROMOZIONI DEDICATE AL NATALE
Robbio (PV), 10 dicembre 2013 - È online il nuovo sito www.risogallo.it con una veste grafica completamente rinnovata che unisce in un'unica piattaforma i contenuti e le curiosità dell'azienda, della cultura del riso, dell'ampia gamma dei prodotti Riso Gallo e oltre 200 ricette con cui preparare fantasiosi risotti, insalate e piatti unici.
In occasione di questo restyling, Riso Gallo ha creato due speciali offerte per augurare buone feste al vasto pubblico di internauti. Fino al 31 dicembre è possibile acquistare nella nuova sezione e-shop i tre prodotti dell'inedita Linea Gourmet - il Gran Riserva, il Basmati Taraori e il Venere, maturati 1 anno - a un prezzo speciale di euro 9,90 con in omaggio la 9° Edizione Guida Gallo "101 Risotti dei migliori Ristoranti del mondo". Si tratta di tre classici della tradizione italiana ed etnica con cui elaborare primi da Gourmet: dai tradizionali e raffinati risotti alla stregua dei grandi chef internazionali inclusi nella Guida, a esotiche ricette con cui stupire i propri invitati.
Da non perdere anche la seconda offerta, una perfetta idea regalo per appassionati di riso in tutte le sue forme. In una speciale confezione Cubotto Fantasia al prezzo di euro 20,50 Riso Gallo ha selezionato alcuni dei suoi prodotti di punta: per risotti d'autore la "qualità extra" del Gran Riserva, oppure la Base per Risotto per soluzioni facili e veloci. Di origini lontane il riso Basmati dell'Himalaya, ideale come contorno, e l'afrodisiaco riso integrale Venere per abbinamenti di pesce. Per una dieta varia ed equilibrata la linea Chicchipiùricchi nelle due versioni Riso + Avena e Orzo con betaglucani per mantenere i normali livelli di colesterolo e Riso con Sali Minerali per favorire la vitalità dell'organismo. In omaggio una confezione di biscotti artigianali di pasticceria.
Riso Gallo offre, inoltre, la possibilità di recapitare direttamente al destinatario del regalo le speciali confezioni, aggiungendo un simpatico messaggio di auguri personalizzato, da richiedere al momento della compilazione dei dati.
Per ulteriori informazioni: www.risogallo.it
Convention e Forum Free Consult: "Trend dell'Economia Digitale"
Per Robert Perrin, "dopo un inizio che ha visto i social media essere, in prevalenza, un canale di comunicazione tra privati, oggi, Twitter e Facebook rappresentano strumenti indispensabili per supportare la visibilità e la rintracciabilità effettiva di chi opera nell'ambiente business, a patto, però, di esprimere contenuti mirati e, soprattutto, autorevoli".
lunedì 9 dicembre 2013
Milano premia l'Antica Focacceria con l'Ambrogino d'Oro
Buona cucina e impegno civico per essere benemeriti sotto la Madonnina
A quattro anni dall'apertura del suo primo punto vendita a Milano, l'
Antica Focacceria San Francesco ha ricevuto oggi un riconoscimento ufficiale dal Comune: l'attestato di civica benemerenza. Conosciuto comunemente come Ambrogino d'oro, è un premio che ogni anno viene assegnato a circa 50 tra persone e organizzazioni che si distinguono per particolari meriti etici o economici, a vantaggio dell'intera città.Questa la motivazione del premio assegnato all'azienda palermitana:
ANTICA FOCACCERIA SAN FRANCESCO
Esempio di lotta alla mafia, trae origine dalla storica focacceria di Palermo, il secondo locale più antico d'Italia nato nel 1834. Il titolare, Vincenzo Conticello, che ha portato l'attività anche a Milano, ha saputo dire no alla criminalità organizzata, rifiutandosi di pagare il pizzo, denunciando e testimoniando contro i suoi estorsori. È diventato un simbolo nella guerra al racket e un modello per gli imprenditori "pizzo free". Vive sotto scorta, subisce minacce di morte, attentati e manomissioni per quella che considera la sua missione. La sua attività si è integrata nel tessuto milanese con l'apertura di altri due punti vendita. Di recente è entrata a far parte del Gruppo Feltrinelli, che ne condivide i valori della legalità e dell'etica d'impresa.
Il premio è stato ritirato dall'amministratore delegato di
Afsf spa, Stefano Sardo, accompagnato da Fabio Conticello, che ha sempre gestito il punto vendita storico della focacceria, quello di Palermo, e oggi si fa garante del rispetto delle tradizioni gastronomiche in tutti i ristoranti della catena, nata proprio con quello aperto a Milano nel 2009."Il riconoscimento odierno ci onora" ha dichiarato
Stefano Sardo "perché è dato a un gesto di coraggio che si fa modello d'impresa. In un Paese in cui sembra già eroico lavorare e produrre nella legalità, scegliere addirittura di sottrarsi al ricatto estorsivo, farlo pubblicamente, e oltretutto vincere, continuando a lavorare, a crescere, a raggiungere importanti traguardi potrebbe sembrare folle. Antica Focacceria San Francesco ha dimostrato che si può, e che anzi è condizione necessaria per la crescita. E proprio questa lucida "follia", insieme alle ovvie competenze ed eccellenze, è stata uno dei motivi di incontro con il gruppo Feltrinelli".Per
Fabio Conticello, venire a Milano con la cucina popolare siciliana presentava sicuramente delle alte probabilità di successo ma anche qualche rischio."Sapevamo che i milanesi hanno sempre accolto con favore i nuovi stimoli culturali; quindi anche della cultura gastronomica" ha detto "ma la nostra è anche una cucina molto tipicizzata, con un forte apporto artigianale. E non è stato semplice assicurare la qualità degli ingredienti, che sono insostituibili e spesso legati al territorio, e il rispetto rigoroso delle ricette originali".
Dopo l'apertura del punto vendita di via San Paolo, sono stati aperti i ristoranti di via Piero della Francesca e di via Panfilo Castaldi, a Milano, oltre a quello all'interno dell'aeroporto di Fiumicino e quelli di piazza della Malva e di piazza della Torretta, a Roma.
Insieme a
La Feltrinelli, è stato anche creato un nuovo format, Red, Read, eat and dream, che unisce alla cultura multimediale (libri, Internet, viaggi) una cucina creativa, dove le materie prime della tradizione italiana vengono valorizzate da ricette originali. L'ultimo ristorante Red è stato inaugurato lo scorso ottobre in piazza Gae Aulenti. Un luogo considerato ormai il simbolo della nuova architettura di Milano.
giovedì 5 dicembre 2013
ABB: la tecnologia di controllo delle microreti per rendere più verdi le isole remote
Il progetto ha permesso all'isola atlantica di incrementare la generazione eolica senza compromettere la stabilità della rete
ABB, gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, ha fornito e messo in servizio una soluzione di controllo della microrete che permetterà all'isola atlantica di Faial di sfruttare una maggiore quantità di energia eolica nel proprio mix energetico senza destabilizzare la rete. Faial è una delle nove isole vulcaniche che compongono l'arcipelago delle Azzorre, parte del Portogallo, situate a metà strada tra l'Europa e l'America del nord, a circa 1.500 km dalla terraferma. L'isola, con una popolazione di 15.000 persone, ha una rete elettrica che opera come una microrete isolata, alimentata da 6 generatori diesel che producono fino a 17 megawatt di energia elettrica. La utility locale, Electricidade dos Açores (EDA), ha installato cinque turbine eoliche facenti parte del progetto per incrementare la potenza della rete del 25 per cento minimizzando al contempo l'impatto ambientale sull'isola di cui il turismo rappresenta l'attività principale. Faial è anche conosciuta come l'Isola Blu grazie alle innumerevoli ortensie che fioriscono in estate. "La tecnologia ABB permetterà il controllo e il monitoraggio delle turbine eoliche e dei generatori diesel sull'isola," ha commentato Claudio Facchin, responsabile della divisione Power Systems di ABB. "Questa funzione è fondamentale poiché la volatilità tipica dell'energia eolica può causare fluttuazioni di frequenza e tensione che possono destabilizzare la microrete e in casi estremi addirittura portare a interruzioni del servizio e a blackout." La soluzione di controllo, vanto tecnologico della recentemente
SOCIAL2BUSINESS 2013
Cosa cerca chi investe in Italia? Quali i fattori che scoraggiano gli investitori? Quali le leve comuni che le imprese italiane devono adottare per internazionalizzarsi? Queste le domande al Social2Business 2013, il business matching internazionale che venerdi 29 novembre si è svolto a Palazzo Mezzanotte a Milano. Circa 500 le imprese coinvolte. Imprenditori, start upper, finanziatori: 500 "facce da business" (secondo il claim della manifestazione )che si sono date appuntamento per la terza edizione dell'evento organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda con il supporto di altre territoriali di Confindustria (Milano, Alto Milanese,Bergamo, Brescia, Monza e Brianza, Pavia).Dopo il Castello Sforzesco, simbolo della città meneghina, è Borsa Italiana che ha ospitato l'ultima edizione patrocinata quest'anno anche da Comune, Provincia e Regione Lombardia.
"Social2business nasce come evento per parlare di contenuti e per fare matching e non per fare l'ennesimo convegno". Spiega Emiliano Novelli, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda. "I convegni per come li conosciamo sono utili per la propria formazione ma anche delle perdite di chance. Molte volte il business è dietro l'angolo ma non si creano e non si facilitano relazioni tra i partecipanti e neanche tra gli stessi relatori. L'idea del S2B è proprio quella di evitare questa perdita di chance e fare business. Il S2B nasce per ridare ottimismo, è un evento che vuole essere concreto con l'obiettivo di fare ripartire il business partendo dai giovani, dal networking e da Milano. L'obiettivo più ambizioso per il prossimo anno sarà poi quello di partire dall'evento fisico per arrivare al social online in una logica di reverse social network. Un punto di incontro che dia una forte possibilità di follow up e che permetta al S2B di non esaurire la sua carica di potenziale business al termine di ogni evento vivendo tutto l'anno sul web".
"Innovazione, ricerca, competitività, internazionalizzazione e reti di impresa: sono questi i fattori su cui stiamo lavorando con la consapevolezza che sempre più incideranno sulla ripresa della nostra economia e sulla capacità del nostro territorio di attrarre nuovi investimenti, ha detto Mario Melazzini , Assessore alle Attività produttive, ricerca e innovazione di Regione Lombardia.
"In quest'ottica, Social2Business ha il merito di valorizzare in modo innovativo questi temi creando nuove opportunità di sviluppo e di crescita del sistema produttivo, promuovendo un proficuo confronto soprattutto tra i giovani imprenditori, che rappresentano gli attori principali del rilancio economico e su cui anche Regione Lombardia intende investire".
"Il fattore frenante dell'economia e dell'impresa non è la crisi: è la scarsa propensione all'innovazione". Le parole di Paolo Giovanni del Nero- Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro della Provincia di Milano. "L'attitudine creativa è da sempre stata una peculiarità del nostro "fare impresa", e del territorio milanese in particolar modo. Nel panorama internazionale, oggi l'Italia si posiziona all'ottavo posto, dietro USA, Corea, Giappone, Cina e Brasile, India e Germania. Per aumentare il potenziale innovativo le aziende debbono puntare su formazione, networking, uso consapevole dei social media e partnership. Tutte queste sono le leve strategiche del Social2Business. Ecco perchè, anche per questa edizione, la Provincia di Milano ha deciso di aderire e sostenere il Social2Business come partner istituzionale".
"La spinta all'innovazione è una delle ricchezze su cui da sempre poggia la forza economica e culturale della nostra città ed è un patrimonio da preservare e rilanciare. Milano potrà vincere la sfida dei mercati emergenti solo se saprà farsi forza di questo carattere distintivo, se saprà valorizzare la competenza e il merito, se non rinuncerà a fondere innovazione, studio e applicazione. Come Amministrazione stiamo favorendo il continuo dialogo tra tutti gli operatori produttivi della città e del territorio poiché siamo convinti che solo la cooperazione e il mettere a sistema, conoscenze e opportunità consentirà al sistema Paese di ripartire" così l'assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Ricerca e Università del Comune di Milano Cristina Tajani.
Due i workshop che hanno animato la serata a tema Megatrend e Internazionalizzazione sulla base di una ricerca condotta da The Boston Consulting Group sull'attrattività dell'Italia per gli investitori esteri. L'indagine analizza i motivi per i quali in Italia è difficile fare impresa. Presentata da Claudio Baretti (Principal at The Boston Consulting Group) indica i motivi per cui l'Italia riesce a intercettare solo una minima parte di investimenti diretti esteri nel mondo calcolati per 1,400 $Mld all'anno: fattori macroeconomici interni, come dimostrano le scarse performance di crescita, la decrescita del PIL pro capite e della produzione industriale, sia di un calo dell'attrattività, come dimostrano i flussi degli investimenti esteri diretti. Tuttavia, pur in un quadro generale negativo, il nostro export continua a mostrarsi vitale, grazie alla forza del manifatturiero e alle imprese che eccellono in numerosi ambiti nonostante le enormi difficoltà dettate dalla competitività globale che avviene sempre più a livello di grandi aree metropolitane. In questo scenario, l'Italia si colloca al 73° posto per facilità nel fare impresa e al 42° per competitività. Ma la struttura economica del Paese è ancora importante 8° potenza economica per PIL1, 10° per ricchezza netta pro capite, 4% di produzione mondiale nel settore manifatturiero, 2° in Europa, 1 022 nicchie di eccellenza di prodotto.
"Il problema è che l'Italia non riesce a fare sistema. Bisogna essere più consapevoli della nostra forza, delle nostre qualità che sono nel codice genetico dell'Italia e degli italiani. Dobbiamo superare un grande problema psicologico, ovvero l'invidia competitiva." Queste le parole di Francesco Morace (Fondatore e presidente di Future ConceptLab). "Riuscire a condividere un progetto con il tuo vicino, con l' imprenditore che è di fronte a te con cui normalmente, invece, si attivano delle dinamiche di competitività tutte centrate sull'"ombelico". Bisogna guardare al mondo come uno straordinario serbatoio che ci riconosce questa straordinaria unicità soprattutto nella qualità della vita. Quindi dobbiamo attrezzarci, sprovincializzarci e in alcuni casi dobbiamo farlo insieme ai nostri vicini. Sicuramente tra i trend in atto c'è questo grande ritorno all'human touch, della dimensione umana, dove noi italiani siamo peraltro molto bravi. La tecnologia non esclude la relazione umana ma l'amplifica. Quindi noi siamo bravi nella dimensione umana ma dobbiamo migliorare molto nell'uso delle tecnologie, superare il digital device, e arrivare a quello che definisco il paradigma del futuro che è il Trust and Sharing. Quindi imparare a fidarsi, non tradire la fiducia dell'altro e poi condividere.
Bisogna imparare dai successi. Prosegue Francesco Morace. "Da chi ha capito che doveva combinare il chilometro zero, la filiera corta, tipica del territorio italiano, quindi della qualità locale con un grande contenitore universale. Quindi un altro paradigma: Unique and Universal. Puntare sull'unicità italiana. Ma contenitori universali. Quindi la capacità di mettere insieme elementi locali e andare nel mondo e proporre questo format che è la nostra qualità della vita".
Successi come quello di Franco Manna, Presidente Rossopomodoro - Gruppo Sebeto SPA, che riporta in scena uno dei core value principali del nostro paese come motore di attrattività. Imprenditore e dirigente d'azienda italiana, fondatore del marchio Rossopomodoro, Anema e Cozze, Rossosapore e Ham Holy Burger, localizza e internazionalizza una tipica cultura gastronomica, riconoscibile come made in Italy, e la rende internazionale attraverso una sistematica apertura di luoghi dove si condivide l'esperienza del gusto e dell'emozione, delle bellezze naturali del Paese, rendendolo attrattivo. Uno dei motivi del successo di Rosso Pomodoro, dice Franco Manna, è stato quello di aver puntato sul prodotto e la sua storia. Avevamo tutto un mondo da raccontare. Conoscevamo inoltre la filiera dei prodotti che proponevamo. Anche in questi giorni un po' tristi per l'agroalimentare campano, riferendomi a "terra dei fuochi"possiamo avere l'orgoglio di essere quelli che portano avanti il prodotto campano perché ne conoscono la storia. Solo l'1% del territorio campano è stato assoggettato a questo problema di sofisticazione e inquinamento, noi non ci sentiamo parte del problema. Siamo dalla parte della qualità e dell'eccellenza. Lo stato dovrebbe intervenire. Casi come quello della terra dei fuochi andrebbero velocemente risolti . Come? Noi sappiamo che solo l'1 per cento del territorio è stato assoggettato a inquinamento per cui si potrebbe circoscrivere la particella catastale dove è presente il prodotto tossico e non usarla per la coltivazione. Ma manca la volontà in questo senso.L'agroalimentare andrebbe preservato e cosi non è".
Quali i trend attualmente in atto nel mondo? Come le imprese italiane possono agganciare la domanda dei consumatori nel mondo?
"Il mercato cinese è un mercato ad altissimo potenziale. Così è intervenuta Alessandra Guffanti, (Pres. Gruppo Giovani Sistema moda Italia) I consumatori in questo momento si stanno avvicinando sempre di più alla nostra cultura lifestyle. Tuttavia noi dobbiamo rivalorizzare alcuni asset importanti: registriamo i nostri marchi che sono autentici; diamo un retail concept alla nostra immagine perché in questi paesi il prodotto è compreso più facilmente se è presentato all'interno di un suo contenitore; troviamo un approccio multiculturale . Per vendere il nostro prodotto all'interno della Cina abbiamo bisogno anche di un collaboratore cinese all'interno della nostra azienda perché non è solo il nostro prodotto a doverli convincere ma dobbiamo trovare le parole giuste". Asia ma anche Africa. Molti i mutamenti che si stanno sviluppando nel continente africano che impatteranno sulle strategie commerciali delle aziende italiane nel prossimo decennio. Secondo Simone Santi, Console Mozambico, "in questo momento 7 paesi africani sono tra i primi 10 paesi in crescita al mondo (Ghana, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Congo, Zambia, Nigeria). Il Sud dell'Africa è la seconda area di crescita al mondo con 5.7 di crescita del Pil annuo. Un sondaggio dell'Economist a livello mondiale indica come gli imprenditori mettono l'Africa come priorità assoluta (più del 35% ). Come può impattare sugli investimenti italiani? L'Italia è molto indietro perché l'informazione è spesso sporcata da altri temi. C'è una confusione tra il tema della cooperazione, il tema dell'impresa. Spesso si va sul "pietismo" e si racconta il male dell'Africa e non si racconta il bene. Quindi culturalmente l'Italia è ancora molto indietro. Se superiamo tutti i nostri vincoli e i nostri pregiudizi, che sono di carattere culturale e anche di carattere informativo,l'Europa e nella fattispecie gli imprenditori italiani, possono approfittare di un mercato che oggi ancora ritiene il made in italy un punto di forza. Alcuni giganti come l'Eni per esempio, possono fare da traino a tante piccole medie imprese italiane che in questo momento hanno bisogno di un mercato esterno come ad esempio, il mercato delle costruzioni.
Sono intervenuti anche: Antonio Angioni (Direttore Generale Right Management), Luca Donelli (Sherpa of Italian Delegation G20 YEA), Rosario Rasizza (AD Openjobmetis), Alberto Onetti (Chairman Mind The Bridge Foundation), Roberto Esposito (Founder e CEO DeRev), Mauro Bruni (Fondatore e Presidente Aretè), Renato Bruno (Amministratore unico Tecnogen), Carlo de Simone (Resp. Funzione Desk Italia Simest), Giovanni Favero (Senior Partner Dale Carnegie Italia), Massimo Ferracci (Docente NIBI), Barbara Lunghi (Head of Small & Mid Caps Italy Borsa Italiana), Camillo Zola (Presidente Europartner).
Hanno moderato l'evento Massimo Russo (Direttore Wired Italia), Mariangela Pira (Class cnbc), Roberto Iotti (Sole24Ore), Francesco Maria Gallo ( Director Public Affaire Publione).
martedì 3 dicembre 2013
Certificazione ATEX per Ingenico
Mobilità di pagamento nelle stazioni di servizio grazie alla certificazione ATEX
Ingenico, principale fornitore mondiale di soluzioni di pagamento, ha annunciato di aver ottenuto la certificazione ATEX per la sua gamma di terminali di pagamento wireless iWL destinati al settore Petrol. Questo garantisce che i dispositivi Ingenico, dedicati per la gestione dei pagamenti con carta o per le carte privative petrolifere, sono fisicamente sicuri e possono tranquillamente essere utilizzati anche in ambienti con potenziale presenza di gas infiammabili, come il piazzale delle stazioni di rifornimento carburante. Grazie alla certificazione ATEX (ATmosphères ed EXplosibles)*, Ingenico ora può garantire in totale sicurezza il pagamento direttamente sul piazzale presso tutte le stazioni di servizio, offrendo un valore aggiunto a tutti gli operatori del settore Petrol in termini di miglior servizio alla clientela e maggiore efficienza risultante dai tempi di transito ridotti. Grazie al corretto design di iWL, la certificazione ATEX è stata ottenuta senza la necessità di un borsello protettivo o di altri accorgimenti. Grazie alle piccole dimensioni, alla leggerezza e alla capacità di molteplici connessioni i terminali Ingenico miglioreranno l'operatività degli addetti al servizio e l'esperienza di acquisto dei clienti presso le stazioni di rifornimento. "Con l'omologazione ATEX dei terminali iWL ottenuta per mezzo di un certificato emesso da ente notificato, Ingenico si posiziona come fornitore leader per il settore Petrol. In virtù di questa omologazione, l'intero range di modelli della famiglia iWL (GPRS, Bluetooth, display colori e mono, contactless, ecc.) può oggi essere utilizzato in massima sicurezza direttamente sui piazzali dei distributori di carburante" ha dichiarato Mirko Spagnolatti, Responsabile del segmento Verticale Petrol per Ingenico Europa.
*ATEX (dalle parole ATmosphères ed EXplosibles) è il nome convenzionale della direttiva 94/9/CE dell'Unione Europea per la regolamentazione di apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione. Tutti i prodotti che sono destinati (totalmente o parzialmente) ad essere utilizzati in un'atmosfera a rischio di potenziali esplosioni devono essere omologati secondo tale direttiva.
Vita intelligente per i robot ABB con il feedback tattile in tempo reale
Il Force Control integrato di ABB gestisce le variazioni di processo con la stessa sensibilità della mano umana riducendo fino al 70% il tempo di programmazione
ABB, Gruppo leader nelle tecnologie per l'energia e l'automazione, ha lanciato il Force Control integrato per gestire le variazioni di processo, con le seguenti caratteristiche:
Percezione tattile: il robot reagisce all'ambiente circostante in tempo reale ed è in grado di correggere il percorso e la velocità in base agli input del sensore
Schemi di ricerca: è in grado di imitare i movimenti del braccio umano per individuare la posizione più adatta al montaggio di un pezzo
Riduzione degli errori: bordi e contorni vengono seguiti precisamente indipendentemente dall'orientamento del pezzo
Facilità di programmazione: la percezione tattile riduce i tempi di programmazione e può eliminare l'uso di attrezzi avanzati
Istallazione rapida: tempi di programmazione ridotti e attrezzaggi più snelli rendono l'istallazione più rapida
Tanto nelle lavorazioni meccaniche che nel montaggio dei componenti più piccoli, la questione chiave sta nell'abilità di maneggiare pezzi e strumenti. Piccole variazioni nella fase produttiva possono fare la differenza tra successo e fallimento. Per facilitare la gestione di queste problematiche, ABB, grazie alla tecnologia del controllo della forza, ha reso i robot più intelligenti e capaci di gestire le variazioni di processo in base a una serie di input esterni in tempo reale, non dissimilmente dal comportamento di una mano umana che maneggi un oggetto fragile o debba rispettare dimensioni precise.
Le soluzioni robotiche tradizionali prevedono il controllo in base a percorsi e velocità predefiniti. Invece, con il Force Control integrato di ABB, il robot reagisce all'ambiente circostante ed è in grado di deviare dal percorso programmato o di variare la velocità in base al feedback del sensore di forza. Si possono così automatizzare compiti complessi che in precedenza richiedevano personale qualificato e automatismi fissi di tipo avanzato. "Il Force Control integrato apre la possibilità di automatizzare compiti fino ad ora impossibili con l'automazione robotica tradizionale", commenta il Product Manager di ABB, Andreas Eriksson. "In confronto alla costosa automazione rigida, le soluzioni robotiche sono meno dispendiose e richiedono un maggior grado di flessibilità".
L'assemblaggio robotizzato può essere molto complesso, con tolleranze infinitesimali e l'accoppiamento di componenti molto piccoli. Con la tecnologia del controllo della forza di ABB è possibile assemblare componenti con tolleranze che rientrino nell'intervallo di ripetibilità ad altissima precisione del robot senza alcun bisogno di costosi attrezzi di precisione. Un robot a controllo di forza può anche essere programmato per imitare i movimenti del braccio umano con l'applicazione di schemi di ricerca per individuare la posizione più adatta al montaggio di un determinato pezzo. In questo modo, il Force Control integrato riduce di molto il rischio di errori di montaggio che possono essere causa di problemi di produzione o di danneggiamento dei componenti.
Il Force Control Integrato di ABB può essere anche impiegato per migliorare le applicazioni robotiche di lavorazione meccanica come la smerigliatura, la lucidatura, la sbavatura e la smaterozzatura. Una delle caratteristiche del pacchetto è la possibilità per il robot di smerigliare, lucidare o brillantare i componenti mantenendo costante la forza tra lo strumento e il pezzo. Un'altra caratteristica consente al robot di sbavare e smaterozzare le linee di chiusura e le superfici dei componenti con velocità controllata, rallentando in caso di sbavature o di materozze eccessive.
Il sensore di forza è pienamente integrato nei sistemi hardware e software di ABB, con protezioni contro il sovraccarico e schermatura EMC; è certificato IP65 e idoneo per applicazioni robotizzate di alta precisione e mantiene allo stesso tempo un design compatto e leggero. In combinazione con i sensori di visione, il Force Control integrato di ABB consente anche di ripensare una miriade di altre funzioni robotizzate automatizzate per le quali erano prima indispensabili degli operatori qualificati.
Tutti i prodotti di ABB Robotics godono del supporto dell'organizzazione di assistenza e vendita globale in 53 paesi e oltre 100 città.